Wahv mappa costantemente i segni di opposizione diffusa alle grandi navi a Venezia. Ci sono molti tipi di segnali per la città in una grande varietà di luoghi, dagli anonimi lampioni e gradini dei ponti, alle abitazioni private, ci sono sottili segnali di sollecitazione, così come grida di indignazione. Abbiamo iniziato questa raccolta per mostrare al mondo che i Veneziani non sono passivi di fronte a questa devianza continua del futuro di Venezia, della laguna e della vita civile. Una soluzione al problema è interamente rimessa al Primo Ministro Italiano, in consultazione con il Ministro dei Lavori Pubblici e delle Infrastrutture, dell’Ambiente e della Cultura. Non c’è nessun organo esperto di controllo ufficiale delle opzioni possibili e delle implicazioni economiche, ambientali e sociali per Venezia, per la regione o per il Paese. Gli studi più recenti sulle questioni più rilevanti rispetto al traffico crocieristico in laguna sono stati commissionati dall’autorità portuale e coordinati da Corila nel 2015/2016. I risultati dovrebbero essere pubblicati a breve. La rappresentanza degli interessi di Venezia – del suo patrimonio, dell’ambiente lagunare, e delle preferenze di tutti i suoi residenti – dipende dalla volontà e dalla capacità del Sindaco di Venezia di prendere tutto questo in considerazione come fattori nei processi decisionali a Roma.
Il Comitato No Navi sta organizzando un referendum popolare il prossimo 18 giugno, che è concepito per ottenere indicazioni chiare per i decisori politici: “vuoi che le navi da crociera rimangano fuori dalla laguna di Venezia e che non vengano condotti ulteriori scavi in laguna?”. wahv supporta pienamente questa azione come primo passo per far sentire la voce dei cittadini.



